Differenze tra le versioni di "Guida Debian (lenny)"
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Versione delle 05:56, 13 ago 2010
La seguente guida è stata realizzata per essere d'aiuto ad installare, modificare, aggiornare e usare la distribuzione GNU/Linux Debian 5.0 Lenny.
Indice
Installiamo
Iniziamo con qualcosa di leggero
IMPORTANTE: WILK, ho copiato e incollato quello che c'era, leggi e correggi tu, poi cancella questa riga
Il nome Debian è una contrazione dei nomi di Debra e Ian Murdock, che fondarono il progetto.
Quando una distribuzione Debian è in fase di sviluppo utilizza un nome in codice. Finora i nomi utilizzati derivano dai personaggi del cartoon Toy Story:
- Buzz (Buzz Lightyear) era l'astronauta,
- Rex era il tirannosauro,
- Bo (Bo Peep) era la bambina che si prese cura della pecora,
- Hamm era il salvadanaio a porcellino,
- Slink (Slinky Dog (R)) era il cane giocattolo,
- Potato era, ovviamente, Mr. Potato (R),
- Woody era il cowboy.
- Sarge era il sergente dell'Armata Verde,
- Etch era la lavagna giocattolo (Etch-a-Sketch (R)).
- Sid era il bambino vicino di casa che distruggeva i giocattoli.
Riferimenti: La guida Debian, Pag. 9
Installazione del sistema di base
Il punto di partenza
Il punto di partenza consiste nel procurarsi i cd di Debian Sarge, l'ultima versione stabile al momento disponibile.
Io ho usato il cd1, il cd2 e il cd3. Potevo benissimo partire dal primo cd e tutte le altre cose che mi servivano potevo scaricarle da internet o in alternativa, potevo procurarmi tutti e 15 i cd che compongono la distribuzione.
Potete scaricarli utilizzando un client peer to peer come Bit Torrent o in alternativa scaricarli direttamente dal sito ufficiale via http o ftp.
Una volta scaricata l'immagine .iso basta masterizzarla con un comune programma di masterizzazione ed è fatta.
Nota 1.2.1-1 Niente paura: scaricare GNU/Linux è legale! Il software libero è software che fornisce il permesso per chiunque di utilizzarlo, copiarlo e distribuirlo, in forma originale, o anche dopo averlo modificato, sia gratuitamente, sia a pagamento. Il software libero può essere tale solo se viene messo a disposizione assieme al codice sorgente, per cui, a questo proposito, qualcuno ha detto: «se non è sorgente, non è software». [...] la «libertà» del software libero non sta tanto nel prezzo, che eventualmente può anche essere richiesto per il servizio di chi ne distribuisce le copie, ma nella possibilità di usarlo senza vincoli, di copiarlo come e quanto si vuole, di poterne distribuire le copie, di poterlo modificare e di poterne distribuire anche le copie modificate. In alcuni ambienti si preferisce utilizzare la definizione «Open Source» per fare riferimento al software libero nei termini che sono stati descritti, per evitare ambiguità nella lingua inglese. Sotto questo aspetto, nella lingua italiana, come in molte altre lingue, è più appropriato l'uso della definizione «software libero». Si distinguono quattro punti fondamentali, necessari perché il software possa essere considerato «libero»: - libertà 0: la libertà di eseguire il programma per qualunque scopo; - libertà 1: la libertà di studiare come funziona il programma e di adattarlo alle proprie esigenze (in tal caso, deve essere disponibile il sorgente); - libertà 2: la libertà di ridistribuire copie del programma; - libertà 3: la libertà di migliorare il programma e di distribuire tali miglioramenti (anche per questo è necessario disporre dei sorgenti). Il software che non può essere commercializzato, pur soddisfacendo i punti elencati qui, viene considerato «software semi-libero», [...]. Per completezza, uno schema di confronto tra le licenze principali è reperibile su gnu.org
Riferimenti: